Lavori di riqualificazione e potenziamento delle infrastrutture portuali di Ortona

I Lavori di Riqualificazione e Potenziamento delle Infrastrutture Portuali di Ortona sono realizzati per iniziativa del Comune di Ortona in funzione di due lotti di finanziamenti (delibera CIPE 36/2002 e CIPE 84/2000) per un importo complessivo di € 16.3 M€. La MODIMAR, capogruppo dell'ATI costituita con Med.I.F. srl. e D.E.A.M. srl., ha svolto l’incarico per le attività di Progettazione, Direzione Lavori e Coordinamento della Sicurezza per i primi due lotti. A seguito dell’ottenimento di un ulteriore finanziamento (CIPE 3/2006) si è dato luogo ad una perizia suppletiva che si è concretizzata nella redazione del progetto esecutivo di un terzo lotto per il completamento del molo sopraflutto per un importo complessivo dei lavori pari a 19.3 M€.

Gli interventi progettati consistono sostanzialmente nella realizzazione della diga foranea Nord secondo la conformazione planimetrica prevista dal vigente Piano Regolatore Portuale al fine di perseguire i seguenti obiettivi:

- salvaguardia delle pendici rocciose delimitanti il promontorio su cui si sviluppa il centro abitato di Ortona;

- riduzione dei fenomeni di tracimazione lungo la banchina nord del porto;

- riduzione dei fenomeni di insabbiamento dell’imboccatura portuale;

- miglioramento delle condizioni di navigabilità delle navi in ingresso ed uscita dal porto.

La nuova diga nord progettata ha uno sviluppo complessivo di circa 1300 m raggiungendo in testata fondali superiori ai –12,0 m s.m.. La tipologia strutturale adottata per la nuova diga foranea, per esigenze di carattere tecnico-economico e di minimizzazione degli impatti ambientali, è quella della scogliera a gettata (tracimabile in occasione delle mareggiate più intense) con sezione trasversale trapezia, costituita da: pietrame e massi naturali per la formazione del nucleo e degli elementi di imbasamento e degli strati filtro; monostrato di massi prefabbricati di calcestruzzo in forma di accropodi per la formazione delle mantellate di protezione delle scarpate e della berma di sommità; utilizzando la pezzatura di 4 m³ (peso di 9.6 t ) per il primo tratto dal radicamento con la diga nord esistente sino a fondali di –8.5 m s.l.m. e di 6.3 m³ (peso di 15.1 t) per il restante tratto sino alla testata.

I lavori sono stati eseguiti tra il 2005 ed il 2010 e collaudati nel 2011. La MODIMAR oltre ad aver istituito un ufficio di Direzione Lavori ha ancheassistito la Commissione di Collaudo per le prove condotte su modello fisico finalizzate alla verifica della stabilità idraulico – strutturale della mantellata e dei fenomeni di tracimazione svolte presso il laboratoria LIAM dell'Università dell'Aquila.